ANNO: 2009

VOLUME: 116 Numero: 2

ARTICOLO: Les atlas de paysages français ou les difficultés de concilier l'approche sensible et l'approche scientifique.

AUTORE:

Hervé Davodeau
   
   
   


RIF. ARTICOLO:

pp. 173-194

ABSTRACT:

Gli atlanti del paesaggio francesi o le difficoltà di conciliazione tra l'approccio sensibile e l'approccio scientifico. - Gli atlanti del paesaggio prodotti in Francia fino ad oggi sono circa una cinquantina. Essi coprono quasi i tre quarti del territorio nazionale. Realizzati su iniziativa del Ministero dell'Ambiente, nell'ambito della politica nazionale per i paesaggi e in applicazione de l'articolo 6 della Concezione Europea del Paesaggio, questi documenti sono elaborati, a seconda dei casi, su scale dipartimentale o regionale. Si tratta innanzitutto di strumenti di conoscenza (che non hanno valore regolamentare) e di sensibilizzazione degli attori locali agli enjeux del paesaggio. A partire dall'esempio preciso della costruzione di un alterante al quale si è partecipato, questo articolo si propone di illustrare le difficoltà di ordine metodologico che si sono incontrate nel tentativo di conciliare l'approccio sensibile e l'approccio scientifico, ossia le differenti letture dei paesaggisti e dei geografi associati nell'elaborazione del documento.


 

French Landscape Atlases: the problems of reconciling the aesthetic and scientific approach - There are about fifty landscape atlases covering two thirds of the French national territory today. Initiated by the Ministry of the Environment in its national policy for landscape and in the application of article 6c of the European Convention on Landscape, these documents are drawn up on the scale of either the département or the region. They do not have any statutory value; rather, they are intended above all as tools of knowledge and to enhance the awareness of local stakeholders in the landscape. On the basis of a specific atlas in whose preparation we participated, this article aims to expose the methodological difficulties encountered in reconciling the aesthetic and the scientific approach, that is, the sensibilities of the landscape architects and geographers who are often involved in drawing up these documents together.