ANNO: 1971

VOLUME: 78 Numero: 4

ARTICOLO: La carta d'Italia nell'affresco parietale di Caprarola.

AUTORE:

Giulia Sacchi Lodispoto
   
   
   


RIF. ARTICOLO:

pp. 393-414

ABSTRACT:

La Sala del Mappamondo nel Palazzo Farnese di Caprarola probabilmente tutta affrescata nel 1574 con grandi rappresentazioni di tutto l'Orbe conosciuto, eseguite da Orazio Trigini dè Marii per la parte cartografica e da G.A.Vanosino per quella pittorica, è pregevole esempio della moda, propria del XVI secolo, di ornare le pareti dei maggiori edifici italiani con affreschi parietali a tema geocartografico. Un breve esame del fenomeno porta a individuare alcune delle cause dell'affermarsi di tale moda nelle grandi navigazioni e nella diffusione della stampa: ambedue contribuiscono a suscitare curiosità ed interesse di fronte all'ampliamento della conoscenza della Terra e a sviluppare la corrispondente figurazione cartografica. La seconda parte dell'articolo studia soprattutto le fonti dell'affresco: l'Italia di Caprarola deriva da almeno tre carte precedenti, ossia la carta d'Europa del 1554 del Mercatore, la Geografia particolare d'una gran parte dell'Europa del 1560 e Il disegno della Geografia moderna de tutta la provincia de la Italia del 1561 del Gastaldi.Queste fonti appaiono fuse armonicamente tra loro; un diretto contributo apportarono gli autori alla toponomastica. Resta ignota la fonte della graduazione latitudinale. L'impegno scientifico con cui fu eseguito l'affresco di Caprarola può essere un'indicazione utile per considerare tal genere di dipinti come vere carte murali, geograficamente valide.


 

The Room of the Map of the World in the Farnese Palace at Caprarola(Latium).probably all frescoed in 1574 with its 7 large representations covering the whole of the known World(carried out by Orazio Trigini dè Marii on the cartographical side and by G.A. Vanosino for the painting) is a fine example for the XVI century Italian fashion for adorning the walls of the biggest buildings with frescoes on geographical and cartographical themes.A brief study of the phenomenon allows to identify sosme of the causes for the arising of this fashion in the geat voyages and in the spread of printing;both contributed to arousing curiosity and interest in the widening knowledge of the Earth and to developing the corresponding cartographical representation.The second part of the article studies particularly the sources of the fresco.The Caprarola Italy derives from at least three previous maps, i.e. Mercator's map of Europe of 1554,the Detailed geography of a large part of Europe of 1560 and the Drawing of the modern Geography of all the province of Italy of 1561,both by Giacomo Gastaldi.There three sources have been harmonized;while the authors made a direct contribution in the naming of places.The source of the latitudinal graduation remains unknown.The scientific seriousness with which the fresco of Caprarola was carried out can be useful as an indication that this sort of paintings may be considered as true mural maps,geographically valid.