La Selva d'Orba (Appennino Ligure): note sulle variazioni antropiche della sua vegetazione.
AUTORE:
Diego Moreno
RIF. ARTICOLO:
pp. 311-345
ABSTRACT:
Partendo da alcune ipotesi di tipo naturalistico viene verificata, anche con la documentazione storica e toponomastica, l'esistenza di una vasta associazione forestale di caducifoglie a carattere montano, oggi scomparsa, localizzata nella parte più alta del versante padano dell'Appennino genovese. Si propone quindi una distinzione di periodi riguardo ai diversi interventi operati dalle società umane e dalle loro economie sul paesaggio vegetale di questo settore appenninico, mettendo in evidenza le aree di volta in volta umanizzate, ricorrendo anche ad una documentazione su dati archeologici. Le modificazioni più importanti sembrano essere legate per la Selva d'Orba soprattutto al paesaggio creato dalla colonizzazione dell'Ordine cistercense ed alla successiva crisi di quel sistema agronomico (XV secolo). L'età moderna ereditò tuttavia estensioni forestali ancora cospicue nella stessa zona di pianura del bacino dell'Orba. Tali riserve,soprattutto quelle della montagna,costituiranno nel XVI-XVII secolo un importante fattore di localizzazione di numerosi insediamenti industriali (ferriere, carbonarie, vetrerie,ecc.), che con l'occupazione distruttiva tipica dell'età paleotecnica determineranno la scomparsa della suddetta associazione forestale. Essa appare ancora in tracce nella seconda metà del XIX secolo,mentre le ultime vestigia spariranno di lì a poco col sopravvenire delle grandi infezioni fungine. Queste note di geografia storica vengono proposte come primi materiali per una più ampia ricerca sulle variazioni storiche del paesaggio, da condursi anche con altri metodi di indagine(fotointerpretazione, analisi polliniche, ecc.).
Setting out from some hypotheses of a naturalistic type, proof is given, based also on historical and toponomastic evidence, of the former existence of a now disappeared vast forestal association of deciduous trees of mountain type, situated in the highest part of the Po slope of the Genoese Appenines. A distinction is then made between periods with reference to the various interventions of human societies and their economies in the vegetation of this part of the Appenines; the areas humanized at each period are pointed out, with reference also to archaeological data. The most important modifications as regards the Selva d'Orba seem to be connected above all to the landscape created by the colonisations of the Cistercian order and to the subsequent crisis of their agricultural system (fifteenth century). The modern age, however, inherited still extensive forest areas also in the plain of the Orba basin. These reserves, and especially those of the mountain were in the sixteenth and seventeenth centuries an important factor in the placing of many industrial settlements (iron works, charcoal pits, glass works etc.) which with the destructive activity typical of the paleotechnical age caused the disappearance of the type of forest mentioned above. There were still traces of it in the second half of the nineteenth century, but the last remains disappeared soon after with the arrival of the great fungus infections. These historical geographical notes are presented as a first material basis for wider research on the historical variations of the landscape, to be carried out also by other methods of investigation (photointerpretation, pollen analyses etc.).
