ANNO: 1971

VOLUME: 78 Numero: 2

ARTICOLO: La degradazione in un campo sperimentale nelle argille pliocentriche della Val d'Era (Toscana) e i suoi riflessi morfologici.

AUTORE:

Sebastiano Vittorini
   
   
   


RIF. ARTICOLO:

pp. 142-169

ABSTRACT:

Dalle indagini effettuate durante il periodo 1963-1966 in un campo sperimentale per lo studio dell'erosione nelle argille plioceniche, installato in Val d'Era, si è constatato che il ruscellamento sulle pendici inerbate, per effetto del crepacciamento cui sono sottoposti i terreni argillosi, assume valori molto bassi ed il suo andamento è determinato più dal regime delle precipitazioni che non dalla loro quantità. Si è constatato inoltre che il dilavamento, per effetto del costipamento del suolo, quando l'aratura è discontinua o non viene più praticata, anziché aumentare tende a diminuire col passare del tempo. Il dilavamento non è sembrato esser causa determinante per l'evoluzione dei versanti, almeno nelle superfici inerbate. Sembra invece che le più rapide modificazioni morfologiche dei versanti siano dovute ad un processo che interessa tutto il suolo per effetto dei movimenti di massa provocati principalmente dalle variazioni di umidità che avvengono in profondità (50-60 cm o più) a causa del crepacciamento. Si può parlare in questo caso di soliflusso secco-umido o di "soliflusso mediterraneo", poiché questi movimenti avvengono in un ambiente, come quello mediterraneo, soggetto a notevoli variazioni di umidità. La maggior degradazione dei versanti esposti a sud dipenderebbe perciò dal fatto che su di essi il crepacciamento, a causa della temperatura del suolo più alta e della più forte evaporazione, assume uno sviluppo maggiore che nei versanti esposti a nord.


 

Soil erosion in an experimental station set up in Val d'Era (Toscana) and its morphological effects. From the research carried out during the period 1963-66, in an experimental station for the study of erosion in the pliocene clay set up in Val d'Era it was ascertained that the overland flow on grassy slopes, because of the soil cracking, assumes very low values and its course is determinated more by the continuity of rainfall than by the quantity. It has also been observed that the washing tends to diminish in consequence of the tamping of the soil, when ploughing is never carried out. So washing does not seem to be a determining cause in the moulding of the slopes, at least in the grassy ones. It seems that the quickest morphological modifications of the clay slopes are due to a process which involves all the soil because of mass movements caused mainly by the variations in moisture content of the soil which take place in depth (at 50-60 or more cams) because of soil cracking. It is possible in this case to speak of dry-wet soliflucion or "mediterranean solifluction, as these movements take place in Mediterranean climate, which is subject to noticeable variations in humidity. The more widespread erosion of the slopes facing South would therefore depend on the fact that soil cracking is more developed there than in the slopes facing North, because of the higher temperature of the soil and the grater evaporation.