ANNO: 2022

VOLUME: 129 Numero: 4

ARTICOLO: Bologna 'città à la carte': prassi e teoria di un place branding(de)generativo nella 'quarta fase del capitalismo'

AUTORE:

Alessandra Bonazzi
   
   
   


RIF. ARTICOLO:

 

ABSTRACT:

A partire dalle riflessioni di Jean Baudrillard sulla fase 'virale' della nostra epoca e di Peter Sloterdijk sul 'comfort' e lo 'spazio interno' (inner space), l'articolo analizza la geografia del city branding che dal 2014 ha rigenerato Bologna come 'città à la carte', ridefinendo il territorio emotivo dei suoi cittadini e rimodulando le politiche urbane. Com'è noto il marchio globale di Bologna dipende dal logo generativo "City of Food is Bologna" (Bonazzi, Frixa, 2019) che ha cristallizzato gli spazi del consumo e reso 'fetish' il cibo secondo i termini del contemporaneo capitale documediale (Ferraris, 2020; Semi, 2015) e le forme proprie della 'fantasmagoria'.


 

Kicking off with Jean Baudrillard's thoughts on our age's 'viral' phase and Peter Sloterdijk's on 'comfort' and 'inner space', the paper analyzes the geography of city branding that since 2014 has regenerated Bologna as a 'City à la carte' by redefining the emotional territory of its citizens and reshaping urban policies. As is well known, Bologna's global brand depends on its generative "City of Food is Bologna" logo (Bonazzi, Frixa, 2019), which has crystallized the spaces of consumption and made of food a 'fetish' in keeping with the contemporary documedial capital (Ferraris, 2020; Semi, 2015) and forms of 'phantasmagoria'.